Quando ero al mare e osservavo gli scogli mi sono resa conto per la prima volta di cosa fosse davvero un neo.
Quando guardiamo uno scoglio vediamo solo ciò che il mare lascia emergere. Tu non puoi sapere cosa si nasconde sotto la superficie del mare. Quanto può essere pericoloso tuffarsi vicino a uno scoglio.
Tu non puoi sapere se quello è solo l’inizio. Può essere un piccolo scoglio contro cui il mare infrange le sue onde oppure può essere che in profondità lo scoglio sia una massiccia montagna che addirittura si unisce ad altrettante montagne.
E così per un neo. Quelle macchioline apparentemente insignificanti che abbiamo sulla pelle. Quante volte da quando si è presentata la recidiva mi sono sentita dire: “Ma come è possibile che un cosino così piccolo sia arrivato fino ai polmoni, dando origine a delle metastasi?”
Quante volte parlando del mio svuotamento ascellare mi sono sentita dire: “sì anche mia zia è stata operata per un tumore al seno”.
Ehm… no!
Insomma è come se il Melanoma fosse ancora poco conosciuto. Ma soprattutto in pochi si rendono conto della sua pericolosità. Solo chi l’ha vissuto sulla propria pelle o sulla pelle di persone a lui care capisce di cosa stiamo parlando. L’importanza di una visita dermatologica almeno una volta l’anno. L’importanza di far controllare un neo nel momento in cui ci accorgiamo che si è modificato perché la prima forma di prevenzione la possiamo fare proprio noi, osservandoci e osservando i nostri cari. Successivamente il medico con l’esperienza e le strumentazioni adeguate può individuare un sospetto melanoma e suggerirci l’asportazione. Con l’esame l’istologico poi verranno prese tutta una serie di decisioni terapeutiche oppure verranno programmati dei follow-up regolari. Io non ho mai avuto tra le mani l’istologico del mio neo. Sicuramente i referti istologici in vent’anni sono cambiati notevolmente. Sono convinta che un’azione legale non avrebbe cambiato le cose. Forse mi troverei con qualche soldo in più in tasca ma comunque con le mie metastasi in corpo. Sono convinta nella sfortuna di essere stata fortunata perché vent’anni fa le cure che abbiamo a disposizione oggi per il melanoma metastatico non esistevano. Sono fortunata perché i miei medici sono eccezionali sotto tutti i punti di vista. Sono fortunata perché la mia città offre un centro di riferimento per il melanoma. Anche se, come chiunque altro… andrei in capo al mondo per la mia salute.
Melanoma, un piccolo neo … non lasciamo che diventi uno “scoglio ” per la nostra vita.
Sai descrivere le situazioni in un modo fantastico, le emozioni arrivano dritte al cuore. Anche questo fa di te una donna meravigliosa e unica. Ti abbraccio Marina 💝
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