Un Rifugio speciale

Ci sono delle volte in cui i numeri non contano. Nella vita come in montagna. Metri di altitudine o dislivello. No, quello che conta è l’obbiettivo da raggiungere. Soprattutto se rientra nei desideri di una lista. Erano anni che per un motivo o per un’altro non venivo in questo che è uno dei miei posti del cuore. Un Rifugio speciale. Nel vero senso della parola. Avevo promesso ai bambini di portarli qui. Nel Rifugio con le finestrelle rosse.

Emozione e lacrime. Lacrime di gioia ma anche di sconforto. Perchè per me non è stato affatto semplice. A un certo punto ho seriamente pensato di mollare, seduta sul sentiero con la nausea, i capogiri e le lacrime che scendevano.

Ma poi ce l’ho fatta grazie alla mia famiglia e a un pezzettino speciale di famiglia aggiunta. Speciale perchè meglio di chiunque altro comprende il mio percorso, la mia fatica, non solo quella in montagna e la mia cocciutaggine. Perchè hanno avuto l’esempio di chi ha combattuto come un leone.

Grazie a chi mi ha aspettato. Grazie a chi mi ha portato lo zaino nelle salite più ripide. Non è facile ammettere di avere bisogno, nella vita come in montagna, e lasciare che qualcuno si carichi sulle spalle il nostro peso. Non sempre si può ovviamente. Ma quando si può, why not?

Abbiamo vissuto una bellissima esperienza. Il tramonto tra le montagne, una stellata meravigliosa a cui nessuna foto potrebbe rendere giustizia, la notte tutti insieme nella camerata e l’alba riflessa nel lago. Gli scarponcini, le cascatelle e le mucche al pascolo.

Un grazie speciale a Mauri come sempre, per la meravigliosa accoglienza e a Stefano per la sua deliziosa cucina .

La montagna regala emozioni uniche. Ecco perchè forse serve spesso un po’ di fatica per gustarla a pieno. Come la vita del resto.