Preparandomi alla Tac …

Ormai sono sei anni e mezzo che faccio una Tac total body con mezzo di contrasto ogni 12-14 settimane. Fortunatamente è un esame poco invasivo che ho sempre tollerato senza grossi problemi, se non fosse per un po’ di nausea quando iniettano il mezzo di contrasto e tanta stanchezza il giorno dell’esame. Evidentemente però il mio corpo è un po’ intollerante e nell’ultima tac di maggio ho avuto una leggera reazione al mezzo di contrasto. In realtà è stato anche divertente. Ho iniziato a starnutire a ripetizione e tra uno starnuto e l’altro io continuavo a ridere. Quando sono arrivati il tecnico di radiologia e l’infermiere erano comparse anche delle macchie rosse sul petto. Nulla di preoccupante per fortuna, l’esame si è concluso senza problemi ma giustamente mi hanno consigliato per le Tac successive di fare una preparazione con cortisone e antistaminico. Quindi eccoci qui, pronti per la preparazione che inizierà stasera ma soprattutto per l’esame che farò domani mattina. È proprio vero quando si dice che a volte quello che porta una malattia oltre i suoi sintomi specifici, alle sue paure e ai suoi disagi, è anche un bel pacchetto all inclusive. Gli effetti collaterali delle terapie siano esse chemio, radio oppure Target e immuno come nel mio caso per il melanoma metastatico. Dopo sei anni e mezzo dalla prima recidiva, dopo tante Tac è arrivata anche una nuova preparazione all’esame che si aggiunge a quella ben più delicata e sensibile che è la preparazione psicologica e morale. Perché possono passare mesi e anni ma i dubbi, le paure le preoccupazioni che senti prima di distendersi su quel lettino per essere scansionata da un macchinario sono indescrivibili. Perché purtroppo tu sai bene cosa si prova quando trovano qualcosa che non va. Come la prima volta che avevano visto il piccolo nodulo al polmone e quando successivamente questi noduli si erano diffusi in entrambi i polmoni. Perché si sa siamo sempre ottimisti e con il sole dentro (anche perché là Target sta funzionando bene) ma finché non vediamo un referto scritto che porta buone notizie, la mente viaggia a mille lasciandosi influenzare dal cuore sempre un po’ in allerta.
See you tomorrow 💚

Grazie Sardegna

Grazie Sardegna. Grazie per i colori del mare, i profumi della tua terra e il calore della gente. Grazie per il sole e il maestrale. Grazie per averci accolti a braccia aperte come sempre. Grazie per una meravigliosa casetta a due passi dal mare. Grazie per i nuovi amici. Grazie per i piedi affondati nella sabbia. Anche quando la sabbia scotta e corri veloce veloce verso il mare. Grazie per il pecorino con il miele e le seadas. Grazie per i ricordi che porteremo sempre nel cuore. Vicini vicini ai vecchi dolci ricordi. Grazie perché fin da bambina mi hai fatto innamorare. Le vacanze in campeggio con la mia famiglia con il carrello tenda. La vacanza in bicicletta nel 1999 con la mia Michi. Che vacanza. Le prime vacanze delle mie bambine piccole piccole sempre qui, in Sardegna. Quanti meravigliosi ricordi.
Grazie perché il tuo mare riesce sempre a stupirci, meravigliarci e rigenerarci. Grazie per le albe sulla spiaggia. E la luna riflessa nel mare la sera. Grazie per ogni giorno trascorso perché è sempre un nuovo inizio.
Arrivederci Sardegna bella e Grazie.

Pensieri azzurri

Ci sono belle abitudini in vacanza a cui è difficile rinunciare. Svegliarsi presto per ammirare e immortalare l’alba sul mare. E poi ci sono altre abitudini delle quali faresti volentieri a meno. Ma purtroppo non puoi.
La tua terapia del mattino. Tre compresse . Tre come i tuoi figli, il motivo principale per cui da sempre non puoi permetterti di mollare. E poi Due pastiglie la sera. Quindi, cinque in tutto ogni giorno. Cinque come noi, perché alla fine la famiglia è anche questo. Perché non sei sola combattere questa battaglia anche se a volte sola ti ci senti parecchio. In vacanza come anche a casa. Cinque pastiglie per 365 giorni l’anno. Ogni giorno tutti noi, abbiamo un motivo per alzarci dal letto e combattere le nostre piccole e grandi lotte quotidiane. E quando mi capita di lamentarmi perché sono stanca, perché gli effetti collaterali fanno male, danno fastidio e non ti permettono di vivere sempre al 100%, allora penso alla mia amica che in questo momento è ricoverata in un letto di ospedale o peggio ancora a chi non c’è più, a chi non ha avuto la fortuna di trovare una terapia che funzionasse e che gli permettesse di tenere a bada questa brutta bestia di malattia e di andare comunque avanti. Quando tutto è iniziato, quando il melanoma è tornato più aggressivo, i miei bambini erano molto piccoli e la paura di non vederli crescere era una costante. Poi ho iniziato la terapia e piano piano sono arrivate le prime Tac pulite. E sono già passati 4 anni. E anche se la paura è sempre lì latente in qualche angolino del mio essere, a farle compagnia ci sono anche tanta fiducia e tanta speranza. Dietro la casa sullo sfondo c’è un mare cristallino. Il mio mare preferito. Uno dei miei posti del cuore. E sarà al blu cristallino che penserò tra una decina di giorni sdraiata sul lettino della Tac. In mezzo ai mille pensieri e alle paure cercherò un po’ di azzurro mare.