Il mio regalo di Natale in anticipo

“Perché il regalo più grande è solo nostro per sempre…“

Ieri ho ricevuto il mio regalo di Natale in anticipo. Ho ritirato la mia Tac ed è un bellissimo regalo di Natale. Nessuna ripresa di malattia, nessuna comparsa di lesioni secondarie. Non ci sono parole più belle per chi come me sta affrontando questo percorso. Per chi ormai mastica da parecchio tempo la parola cancro, la parola metastasi. Quarto stadio. Melanoma metastatico. Chemioterapia, immunoterapia target therapy. Interventi e drenaggi. Sono quasi cinque anni che ho intrapreso questo percorso e ho imparato a non dare mai nulla per scontato. Le difficoltà della malattia e della vita. Ma soprattutto le cose belle. Anche quelle piccole piccole. E apparentemente banali. Il profumo del caffè nella tazzina mentre sono qui sul divano con il computer sulle gambe, e il gatto sul computer, a scrivere queste righe. I messaggi con la mia migliore amica mentre lei torna da un viaggio lontano. I sabati mattina a casa con i miei bimbi tra compiti e giochi sul tappeto con la bimba della mia mbf.

E la voglia di Natale che si fa sentire. Come in questa foto. Qualche anno fa. Prima che tutto cambiasse. E invece le cose cambiano. E non sempre in peggio. Anzi ….

Ps: anche se ieri ho già ricevuto un regalo di Natale, il più bello e il più importante… maritino Cristian ricordati che un pacchettino in più sotto l’albero non guasta mai 😉

Cambiare punto di vista

Stasera mentre facevamo zapping cercando cosa guardare in questo sabato sera, io e Gaia abbiamo fatto qualche foto divertente. Riguardando poi i nostri scatti, osservando questa foto riflettevo sul cambiare punto di vista. Che a volte può significare cercare un lato positivo anche nella situazione meno probabile. Che non significa negare il problema. Nascondere la testa sotto la sabbia. È ovvio che stasera avremmo preferito essere a casa sul divano con Giulia, Ale e papà Cristian per la nostra serata Cinema. E invece siamo ancora qui in pediatria. Perché l’osteomielite di Gaia ha bisogno di proseguire con la cura antibiotica. E allora cerchiamo comunque di sorridere e “divertirci”. Trovando qualche lato positivo. Le visite degli amici. Il tempo esclusivo che passiamo insieme io e Gaia. Il tempo per leggere. Il purè dell’ospedale. Un po’ come quando io penso alla mia malattia. Non mi soffermo solo sulle cicatrici, sulla terapia di ogni giorno, sugli effetti collaterali e sulla paura. Penso alle cose belle che sono nate. Il sole dentro e le magliette, il blog e il libro #marydallaltraparte, l’ Associazione #insiemeconilsoledentro #melamicicontroilmelanoma e l’affetto e il sostegno di Tanti amici, vicini e lontani. Reali e virtuali. Grazie 💚