Diario di bordo – TERZA PUNTATA-

MARTEDI’ 3 MARZO 2015

Il risveglio dopo la PET non è per niente piacevole…mi sveglio decisamente a terra. Mi alzo, indosso un bel sorriso per preparare la colazione ai miei bimbi e vestirli ma chiedo a mia mamma se può accompagnarli a scuola perchè io non ho voglia di vestirmi…non ho voglia di niente!
Quando saluto i bimbi sulla porta trattengo a fatica le lacrime…vado in camera mi butto sul letto e scoppio a piangere,un pianto disperato, a singhiozzi, senza tregua. Quando torna mia mamma mi trova ancora così…non sa cosa fare…dice: “No no non fare così Mary” e sento nella sua voce il senso di impotenza e l’angoscia…spalanca le finestre mi abbraccia forte e dice: “Usciamo a fare un giro!”.
Uscire in effetti è stata proprio una bella idea. E’ una bella giornata di sole e mi sento piano piano meglio.
E la giornata diventa fantastica quando più tardi, mentre sto bevendo un caffè con la mia amica Ilaria, ricevo la telefonata di mia sorella.
La PET è negativaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!! Il referto conferma solo la nota localizzazione ascellare destra.
Non ci posso credere. Sono troppo felice. Io che avevo il terrore che il referto si accendesse come un albero di Natale…proprio come nel libro “Colpa delle stelle” e invece no. Per mia fortuna!

MERCOLEDI’ 4 MARZO 2015

Eccomi qua. Torre 6 quarto piano. La mia prima visita oncologica. L’oncologo, quello che sarà il mio oncologo, il Dr. Mandalà, mi conferma che si tratta di una ripresa locoregionale linfonodale ascellare del mio “vecchio” melanoma. Contatterà il chirurgo, il Dr.Piazzalunga, lo stesso che mi aveva operato 17 anni fa, per programmare l’intervento di linfoadenectomia completa, cioè l’asportazione dei linfonodi ascellari compresa la metastasi.
Ma prima di tutto ciò…una bella TAC encefalo e collo con mezzo di contrasto! “Ma perchè???!!!” chiedo io “visto che la PET è negativa???”
Perchè a volte il glucosio non capta bene in quelle zone…
Non ci posso credere. Mi gira la testa…la mia testa…una TAC…una TAC per escludere la presenza di metastasi!!! Mi sembra di impazzire…

GIOVEDI’ 5 MARZO 2015

Rieccomi nella sala d’attesa della radiologia della clinica. Sono con mia sorella e Cristina. La mia mente va al weekend che abbiamo in programma a Parigi io e Cristian per il mese di maggio e alle vacanze in Sardegna che abbiamo prenotato per agosto poco prima della diagnosi…
L’esame procede tranquillamente…per fortuna l’infermiera mi aveva avvisato che durante l’infusione del mezzo di contrasto avrei provato una sensazione di calore sopratutto nel basso ventre …altrimenti avrei davvero creduto di fare pipì!
L’esame non è particolarmente lungo comunque nella mia testa continuo a ripetere a raffica i nomi dei miei bambini, Gaia Giulia Ale Gaia Giulia Ale Gaia Giulia Ale Gaia Giulia Ale Gaia Giulia Ale…l’idea che la metastasi sia arrivata alla testa mi fa letteralmente impazzire!!!
Al termine della TAC mi dicono che vogliono controllare i linfonodi del collo anche con un ecografia…ma per fortuna tutto bene!!!
Adesso aspettiamo l’esito e pensiamo all’intervento…

MARTEDI’ 10 MARZO 2015

Silvia ritira il referto e purtroppo abbiamo una terribile sorpresa! Mi chiama al telefono:”In sede frontale basale destra si osserva millimetrica impregnazione contrastografica meritevole alla luce del contesto clinico di conferma diagnostica mediante risonanza magnetica con mezzo di contrasto.”
Sono a casa da sola. Sono le 15.45. Attacco di panico. La testa che gira. Nausea. Tachicardia. Sento che potrei svenire. Devo andare a prendere Gaia a scuola. Respiro. Prendo parecchie gocce di fiori di Bach. Decido di andare a piedi perché ho bisogno di prendere aria. Cerco di non pensarci ma è impossibile. Quando Gaia mi viene incontro la disperazione si amplifica ma sono bravissima a nasconderlo e parlo con lei della sua giornata a scuola.
Più tardi a casa mi trovo davanti il referto. Ed eccolo lì, nero su bianco.”In sede frontale basale destra si osserva millimetrica impregnazione contrastografica meritevole alla luce del contesto clinico di conferma diagnostica mediante risonanza magnetica con mezzo di contrasto.”
Sabato mattina ore 8 la risonanza.
3 lunghissimi giorni e 3 lunghissime notti.
Non so se posso farcela.
Millimetrica impregnazione contrastografica millimetrica impregnazione contrastografica millimetrica impregnazione contrastografica millimetrica impregnazione contrastografica…
Da impazzire. Pensieri che ti fanno impazzire.

GIOVEDI 12 MARZO 2015

Sono al Papa Giovanni con Cristian per il pre-ricovero.
Appena usciti mentre ci regaliamo una passeggiata e un pranzetto in città alta suona il mio telefono e mi confermano il ricovero per lunedì mattina.
Bene… Quindi sabato mattina aspetteremo il referto subito dopo la risonanza per andare sotto i ferri con tutte le informazioni…

SABATO 14 MARZO 2015

Eccomi per l’ennesima volta nella sala d’attesa della radiologia della clinica. Questa volta non riesco proprio a pensare a nulla.
Il tecnico mi chiama. Saluto Silvia e Cristian.
Dopo aver indossato il camice per l’esame, mi fa accomodare e chiama il medico che deve posizionarmi il venflon e sussurra:”Dottoressa, c’è la ragazza giovane per le metastasi cerebrali”
Sfortunatamente ho un ottimo udito. E c’è parecchio silenzio. OK! Io so perfettamente come stanno le cose ma sentirlo dire fa un certo effetto. Terrore puro!!!
L’esame si svolgerà in 2 parti, prima senza mezzo di contrasto e poi con il mezzo di contrasto. 20 minuti in tutto.
E’ la prima volta che faccio una risonanza e chissà perche’ mi preoccupa solo il rumore assordante..
E invece non tollero la maschera sul viso e il senso di claustrofobia è allucinate. Ok, c’è una piccola luce e anche un po’ di aria ma durante l’esame mi sembra di impazzire. Voglio uscire e più di una volta sono sul punto di suonare il campanello che ho tra le mani per chiamare il tecnico.
Inizio a ripetere a raffica i nomi dei miei bimbi come durante la TAC…Gaia Giulia Ale Gaia Giulia Ale Gaia Giulia Ale Gaia Giulia Ale Gaia Giulia Ale…ma questa volta ripetere i loro nomi mi crea ancora più angoscia…e quindi inizio a canticchiare Alba chiara… “Respiri piano per non far rumore…” e per fortuna piano piano il tempo passa e l’esame è finito.
Torno in sala d’attesa, mi siedo con Cristian e Silvia ma all’improvviso non sono più cosi sicura di voler avere il referto. Andiamo a fare colazione. Torniamo in radiologia e dopo non molto sento i passi della Neuroradiologa e vedo che si dirige verso di me. Mi alzo. Si ferma davanti a me. Mi appoggia le mani sulle spalle e mi dice “E’tutto a posto cara”. “Adesso le preparano il referto scritto”.
“Grazie Dottoressa, Grazie di cuore”, solo questo riesco a dire.
Esco subito dalla sala d’attesa lasciando Cristian e Silvia in attesa del referto. Cammino nel corridoio. Mi appoggio ad un angolo. Mi lascio andare seduta a terra e scoppio a piangere.
Un pianto a singhiozzi, liberatorio, continuo. Le lacrime scorrono. Lacrime trattenute per giorni e giorni. Lacrime di tensione sciolta e di felicità.
E adesso mi preparo all’intervento di lunedì con un ‘altro spirito. Con tanto coraggio e voglia di vincere.

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TO BE CONTINUED…