Oggi, per festeggiare la mia splendida Tac pulita e negativa ho scelto un video… 5 anni con il mio melanoma metastatico e con il Sole dentro. Le mie speranze e le mie gioie, le mie paure e i miei momenti bui, la mia famiglia e i miei amici, i miei medici e le mie compagne di avventura, il mio blog e la nostra Associazione… tutto condito dalla nostra bellissima canzone!!
Mese: novembre 2020
Le “belle” vene
Oggi sono stata in ospedale per fare la Tac di controllo. La mia solita Tac ogni 15 settimane circa. Oggi l’infermiere come capita spesso purtroppo, non riusciva a trovare una vena buona. Già, perché finché si tratta di fare il prelievo una volta al mese può bastare la “farfallina” gergo tecnico che indica un ago di piccole dimensioni più che sufficiente per il prelievo. Per fare la Tac invece occorre inserire il venflon attraverso il quale deve passare il mezzo di contrasto. Quindi la vena deve essere molto buona per evitare che si rompa causando la fuoriuscita del farmaco. Purtroppo però quando non si ha la fortuna di avere delle “belle vene” può essere molto difficoltoso per l’infermiere e doloroso purtroppo per il paziente. Non ho mai pianto durante un intervento o un esame diagnostico. Neanche quando il dolore e lo stress emotivo erano davvero molto intensi. Ho sempre trattenuto le lacrime che puntualmente sgorgavano quando incrociavo lo sguardo delle persone che mi vogliono bene e che mi avevano accompagnato in quell’occasione. Come dopo l’intervento di posizionamento del port-a-cath. Dispositivo necessario alla infusioni di immunoterapia proprio perché le vene del braccio sono sempre state piuttosto scarse. Oggi i tentativi di posizionamento del venflon sul polso sono stati davvero molto dolorosi, ma ho stretto i denti… Come faccio ormai da parecchi anni in queste situazioni. L’infermiere e il tecnico della radiologia sono stati davvero gentili e premurosi. E alla fine siamo riusciti a trovare una bella vena nella piega del gomito. Ora la Tac è fatta. Aspettiamo con ansia il risultato e dopo aver stretto i denti… sorridiamo!
Bentornata Target Therapy
Questo angolino della cucina è uno dei miei posti preferiti nella nostra casa. Quando l’abbiamo arredata dieci anni fa ero davvero molto emozionata per questo tavolo a penisola che richiamava il bancone di un bar. Richiama accoglienza e ospitalità. Intimità e confidenza. Tante volte infatti prima di una cena è qui che accogliamo gli ospiti per un aperitivo veloce e per le chiacchiere. È sempre qui che spesso mi ritrovo a scrivere i miei articoli con il mio computer. Oppure a fare colazione da sola quando ancora tutti dormono la mattina. È qui che fin da piccoli i miei bambini cucinano i biscotti con me.
Ma soprattutto è qui che mi siedo con il mio bicchiere d’acqua e le mie pastiglie tutte le mattine e tutte le sere da ormai tre anni e mezzo. È qui che ho spesso immortalato momenti importanti in questo percorso di cura contro il melanoma. Il primo giorno di terapia. I compleanni della Target. È qui che ho immortalato i momenti felici della regressione della malattia.
Ed è qui che stamattina ho festeggiato la ripresa della terapia. È vero sono stati “solo” 15 giorni, ma per chi come me ha vissuto già una volta la sospensione definitiva di una terapia non è poco. Per chi come me ha già vissuto lo shock di dover rinunciare alla Sua terapia, per chi come me si è ritrovato a doversi ricostruire piano piano, è tanto. Un paio di settimane fa ho accusato delle forti mialgie, forti dolori alle gambe. È un effetto collaterale abbastanza comune per chi come me assume questa Target ma di solito la situazione si risolve in pochi giorni senza grossi problemi. Questa volta invece il dolore era davvero insopportabile e per la prima volta mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi. La mia oncologa ha quindi saggiamente optato per la sospensione temporanea della terapia e una cura di cortisone e antidolorifici. Già i primi giorni la situazione è andata in rapido miglioramento e pur essendo molto molto felice lo spettro di una possibile sospensione definitiva mi aleggiava intorno. Ho vissuto momenti di grande grande preoccupazione perché quando il fisico inizia a star meglio è la mente che comincia a smacchinare con pensieri strani. E invece fortunatamente eccomi di nuovo qui. Con le sveglie all’alba, con le mie magiche pastiglie tutti giorni e con tanta speranza e fiducia nel cuore. Bentornata Target Therapy.