Nonostante il tempo che passa…

Nonostante il tempo che passa, nonostante le numerose tac fatte in questi anni non ci si abitua mai. Non ci si abitua mai all’ansia che inizia a farsi sentire il giorno prima. Non ci si abitua mai alla sensazione di stare sdraiati su quel lettino. Alle vene che non si trovano e che fanno i capricci con il mezzo di contrasto. Alla voce registrata che ti dice quando trattenere il respiro durante le scansioni. Al rumore della struttura ad anello che gira sopra di te. Oggi stesa su quel lettino osservavo le lucine rosse lampeggianti dell’antincendio. Ascoltavo in sottofondo il rumore dell’impianto di condizionamento. Sentivo un po’ di freddo come succede spesso in sala operatoria. E ho ripensato a tutti questi anni. Forse perché oggi, proprio oggi sono passati esattamente otto anni dal primo intervento di asportazione delle metastasi.
È strano, crediamo di poterci abituare a tutto ma in realtà non ci abituiamo mai davvero fino in fondo. Quello che crediamo di aver accettato in realtà è solo una piccola grande conquista. Ogni giorno.

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