Buongiorno dalla mia cameretta e dalla mia colazione. Fare colazione qui nella cameretta di Ale, sulla sua scrivania, mi ricorda un po’ le colazioni in ospedale. Quei piccoli tavolini in fondo a letto a cui ti siedi quando dopo l’intervento sei abbastanza in forze per alzarti. Ma fortunatamente oggi non sono in ospedale. Si, sono fortunata. Perché ammalarsi di covid oggi ed evitare un ricovero è davvero una grandissima fortuna… Penso spesso a tutte le persone che si sono ammalate a febbraio e marzo 2020. Penso a tutti coloro che se ne sono andati lasciando qui figli, genitori, sorelle o fratelli, nipoti, zii e amici nello sconforto. E penso a chi come me si è ammalato in quel periodo, periodo in cui la paura la faceva da padrone e il terrore di che cosa sarebbe potuto succedere sfiorava le menti di tutti. Oggi la situazione è diversa, fortunatamente nella maggior parte dei casi grazie alle vaccinazioni e grazie a ciò che è stato visto e studiato in questi due anni di pandemia riusciamo a vivere quest’isolamento come un’influenza. E considerando la mia malattia è una gran fortuna. Sì sono fortunata. Sì, ho un melanoma metastatico al quarto stadio con metastasi prima linfonodali e poi polmonari, ma sono fortunata. Ho potuto affrontare interventi chirurgici, ho potuto accedere a terapie innovative. Prima l’immunoterapia che mi ha danneggiato l’intestino e ora la Target terapia che mi sta salvando la vita. Se tutto questo fosse successo una decina di anni fa probabilmente ora non sarei qui a raccontarlo. Sono fortunata. Quando siete fortunati, fateci caso. Io per prima. Quando siete felici, fateci caso. Io per prima, eh. Cerchiamo di non perdere troppo tempo ad arrabbiarci e a lamentarci. Cerchiamo di farci scivolare addosso ciò che non ci serve. Cerchiamo di essere felici.
“Non si vede bene che col cuore.
L’ essenziale è invisibile agli occhi.”

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