Un passo dopo l’altro

Oggi un’ altra bella giornata in montagna in mezzo alla natura. Oggi però abbiamo alzato un po’ l’ asticella della fatica. Soprattutto la mia perché i ragazzi in realtà se la sono cavata alla grande.

I ragazzi sono sempre un po’ come dei diesel. Partono borbottando lamentele di ogni tipo e poi proseguono alla grande. Io invece oggi ho fatto davvero fatica. Sia per la salita sia per il caldo che sicuramente non ha aiutato. E in diversi momenti ho pensato di rinunciare. Di fermarmi prima di arrivare all’obiettivo che ci eravamo prefissati perché in fondo mi dicevo, non è scritto da nessuna parte che si debba per forza arrivare in cima.

Ho pensato di rinunciare perché la fatica e lo sforzo erano o almeno mi sembravano ben oltre le mie possibilità. Ma cosa mi sarei persa se l’avessi fatto!!!
In passato non mi era mai successo ma in questi ultimi anni sono cambiate un po’ di cose… quindi sia il mio fisico che il mio status generale non è più lo stesso.

Un po’ come quando sei quasi alla fine della chemioterapia, quando ti manca l’ultimo ciclo ma sei distrutto dagli effetti collaterali e dal peso che la diagnosi di cancro porta con sé. E in questi momenti non credi di poter arrivare alla fine del tuo percorso. Non credi di poter raggiungere il tuo obiettivo. E invece passo dopo passo, prefiggendosi obiettivi più piccoli che piano piano ti portano in vetta, ce la fai. Io non so quale sarà il mio ultimo ciclo di terapia perché a differenza di altre patologie non ho un numero di cicli prefissato. Come dice la scheda tecnica : “Il trattamento deve essere continuato fino a quando il paziente non ne trae più beneficio o fino allo sviluppo di una tossicità inaccettabile”.

Insomma … dice tutto e niente.

E quindi capita anche a me nei momenti di profonda stanchezza soprattutto interiore ma anche fisica di pensare di mollare. È solo una frazione di secondo ma capita. Capita quando i tuoi compagni di viaggio ti lasciano… Capita quando alzi gli occhi al cielo con tanta rabbia nel cuore. Capita ma poi passa. E un passo alla volta vai avanti. Come oggi. Un passo dopo l’altro da Val Canale al Rifugio Alpecorte e poi al Lago del Branchino. Un passo dopo l’altro. Come nella vita con tutte le sue difficoltà. Un giorno dopo l’altro.

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