Saltare di gioia

È difficile descrivere a parole, solo a parole, la felicità per un esame andato bene.

È difficile comprendere quanti sforzi e sacrifici ci siano dietro a dei fantastici risultati.

A volte abbiamo bisogno di aiuto. Come ho fatto io per riuscire a fare un bel salto in questa foto.

A volte abbiamo bisogno di capire che ci serve aiuto.

Anche se spesso ci costa fatica chiederlo.

Come mi ha detto una cara amica… chiedere aiuto, delegare e lasciarci aiutare non significa essere da meno, valere meno o non raggiungere il risultato.

Significa avere l’umiltà, l’intelligenza e la pazienza di chi sa che la salita è dura. Di chi sa che una malattia come questa non è come una corsa dei 100 metri. È una maratona. E durante la corsa possiamo e dobbiamo accettare un aiuto. Nessuno potrà mai correre al nostro posto. Ma un aiuto non guasta mai, anzi!!!

Qualunque tipo di aiuto. Una parola di conforto tra le lacrime o pensieri deliranti, una risata al momento giusto, due chiacchiere e una birretta, la spesa al supermercato, un paio d’ore di babysitter o un salto in farmacia…

Perché tra gli effetti collaterali e i brutti pensieri a volte è dura. Ci sono giornate e nottate difficili.

Quindi grazie di cuore a tutti quelli che in un modo o in un altro mi stanno aiutando in questo difficile percorso. Siete davvero tanti!!!! Anche se forse qualcuno di voi non se ne rende neanche conto… grazie !!!

E con questo salto di gioia festeggiamo un altro meraviglioso traguardo.

La mia bellissima Tac negativa!

E sorridiamo sempre.

Perché …

“Non sorridiamo perché qualcosa di bello è successo, ma qualcosa di bello succederà perché noi sorridiamo. ”

3 risposte a "Saltare di gioia"

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