Un’avventura in pediatria 

Un reparto di pediatria è un po’ come una famiglia allargata. Ci sono mamme e papà che si danno il cambio e ci sono mamme da sole, ma indipendentemente da quale sia la situazione scatta una solidarietà e un’empatia indescrivibili. Forse perché a darci l’esempio sono proprio i bambini. Di qualunque età, di qualunque sesso, di qualunque nazionalità tra di loro scatta subito un sentimento di condivisione. Diventano naturalmente amici senza pensarci un attimo. E a quel punto diventa naturale anche per noi genitori. I veterani del reparto consigliano i nuovi arrivati sul caffè della macchinetta o meglio  sul bar più vicino per un buon caffè, sulla mensa, sugli orari dei volontari, sul mal di schiena dopo tante notti sulle brandine per le mamme. Ci si confronta sulle patologie dei bambini, sul rapporto con i medici e con le infermiere. E da nuovi arrivati piano piano si diventa veterani. Ci si racconta i propri disagi e le proprie speranze, ci si consola per quanto sia difficile essere genitori in un reparto di pediatria. Già, perché in un  reparto di pediatria il tuo bambino è malato. E di solito non ha l’influenza. Ed è quello che è successo a me e Giulia qui nel reparto di nefrologia pediatrica della Clinica De Marchi di Milano. Abbiamo incontrato e incontriamo ogni giorno  persone meravigliose che ci fanno compagnia e ci tendono la mano e per quel che possiamo  anche noi cerchiamo di donare un po’ di noi.

In tutto questo la splendida collaborazione dei  volontari ABIO che intrattengono i nostri figli con 1000 attività diverse, dai  lavoretti alle favole la sera prima di dormire. Fanno compagnia a un genitore mentre il bimbo dorme oppure danno il  cambio a una mamma  perché possa scendere a bere un caffè. Ascoltano le preoccupazioni delle mamme e dei papà e fanno tutto il possibile per rendere questo soggiorno più piacevole. Anche qui sono Marydallaltraparte perché sono dall’altra parte.  Come tutti questi genitori del resto. Anche se è vero che con me i medici e le infermiere sono particolarmente premurosi  per via del mio quarto stadio e della mia terapia io qui mi sento una mamma come le altre. Io qui sono la mamma di Giulia che sta aspettando di fare una  biopsia. Sono una mamma preoccupata ma fiduciosa. Sono una mamma che ha lasciato a casa un pezzo del suo cuore. Perché a casa sono rimasti gli altri suoi gioielli, Gaia e Alessandro. Sono la mamma di una bimba meravigliosamente coraggiosa. Giulia, la mia bimba mezzana. Dei miei bimbi sei tu quella che mi somiglia di più nei lineamenti, nei pregi e nei difetti. Insieme abbiamo  cercato di trovare i lati positivi di questa situazione. Sicuramente poter stare tanto tempo insieme io te da sole e poi non da meno, i regali che hai ricevuto da quando sei in ospedale :))

La verità è che entrambe non vediamo l’ora che tu guarisca per poter tornare a casa nostra, dopo più di 15 giorni in ospedale. La nostalgia si faceva sentire spesso e volentieri all’inizio, in   queste piccole stanze colorate, pensando a papà Gaia Ale e a tanti amici. Con la porta sempre chiusa mi facevano sentire quasi in gabbia. Invece quando hai iniziato a non star bene, a non andare molto volentieri nella saletta dei giochi, questa stanzetta gialla con il quadro di Biancaneve è diventata la nostra casetta,  il nostro nido. Ci rifugiamo qui volentieri per  leggere insieme, per guardare un po’ di cartoni, per riposare.

In questa  cameretta colorata accanto al tuo letto c’è come sempre la brandina per le mamme, ma in un paio di occasioni violando la regola per cui non potevo stare sul tuo letto, mi sono sdraiata accanto te e ti ho coccolato fino a farti addormentare perché tante volte la miglior medicina per un bambino sono le coccole della sua mamma, il contatto fisico, potermi sentire vicina e sentirti  rassicurata e protetta. Nei lunghi pomeriggi in cui dormivi o non potevi uscire dalla stanza perché avevi la flebo attaccata ho potuto recuperare il piacere della lettura e mi sono resa conto di quanto mi mancava. Quando riuscivo a leggere per diverse ore, ero completamente assorbita dalla storia che stavo leggendo e quando alzavo gli occhi facevo fatica a ricordarmi dove ero. In una clinica pediatrica con mia figlia Giulia. Ancora adesso qualche volta quando la guardo dormire mi sembra solo un brutto sogno. Non siamo ancora alla fine di questa avventura ma vedo la luce in fondo al tunnel. Sono fiduciosa e ottimista. Perché Giulia è forte come la sua mamma e come canta la colonna sonora di queste nostre giornate milanesi:

“Ogni volta che devo lottare per tornare a sorridere….siamo così belle  quando sorridiamo”

” Ioooooo ho il sole dentro anche davanti al nemico peggiore quello che conta è avere il sole”

6 risposte a "Un’avventura in pediatria "

  1. In questa uggiosa domenica di novembre il SOLE dentro ci riscalda il cuore e il nostro pensiero arriva fino a voi…. Forza ragazze! Vi siamo vicini e facciamo il tifo per voi!! Anche se piove, il sole c’è sempre…dietro le nuvole…❤️

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  2. Forza ragazze !! Siete fantastiche e sapete scrivere meravigliosamente !! Potete dare una speranza a chi sta vivendo una situazione analoga alla vostra, come la mamma di Matilde, una bimba di Albano S.A. affetta da una malattia metabolica rarissima. Questa coraggiosa mamma piena d amore, pur non vedendo nessuna luce, combatte e sorride ogni giorno. Ha scritto un libro di una 50 di pagine dove racconta le giornate della sua piccolina. Ecco questa è l invito che vi faccio per far conoscere il più possibile che esiste ancora la solidarietà, la sofferenza con la speranza, la voglia di non perdere il sorriso…😘😘😘😘

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  3. Grazie per questa testimonianza. Di solito non mi soffermo a leggere… ma siete così belle, ma così belle, che è stato impossibile non leggere questa storia. Le lacrime calde mi hanno solcato il viso e il cuore si è allargato.
    Quanto Amore….

    Pregherò per voi con tutta l’intensità che possiedo. Non vi conosco e sento di volervi un gran bene e un gran bene certamente avete nel cuore!

    Che la vita continui a scorrere sempre più forte e potente in voi! In te, cara Giulia.
    Un forte abbraccio …. forte forte!!!!!

    Forza Giulia, sei bellissima!
    DIO È CON TE!!!! GLI ANGELI TI TENGONO LE MANINE…

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