Sarebbe bello poter mettere in ordine la nostra vita come facciamo con un cambio degli armadi. Proprio in questi giorni ho approfittato della mia convalescenza per terminare il cambio degli armadi, che per cinque persone in effetti non è cosa semplice. Non è semplice controllare ciò che ancora ci va bene, eliminare ciò che non serve più e donarlo ad altri perché possano usarlo magari proprio perché ne hanno bisogno. Mettere in ordine la propria vita non è come sistemare vestiti e giocattoli. Mettere in ordine i propri pensieri non è semplice come separare l’estate dall’inverno. Eppure mettere in ordine i pensieri ci serve perché un pochino ci sembra di mettere in ordine anche la nostra vita.
E a me succede proprio oggi.Oggi è una giornata in cui un caro amico, compagno di avventure ha ricevuto una notizia meravigliosa. Scendono le lacrime sulla tastiera mentre lo scrivo, tanta e’ la mia felicità per lui.
Proprio oggi. Oggi sono 17 anni che è un caro amico non c’è più. Un compagno di liceo che un tragico incidente ci ha strappato alla fine del primo anno di Università . Compagno di tante risate di tante feste e di tanti bellissimi ricordi. Un amico che ancora riesce a tenere uniti noi e la sua famiglia. Un amico la cui morte ha sconvolto tutti nel profondo e da cui nessuno si è più ripreso davvero. Basta una parola un ricordo una canzone a farcelo ricordare e far spuntare un sorriso amaro sulle labbra. Ricordo la camera mortuaria dei vecchi Ospedali Riuniti, ricordo il funerale, la mia lettura stentata in Chiesa, le lacrime, le Messe celebrate in tutti questi anni, le telefonate puntuali della sua mamma Giuliana il giorno del nostro compleanno, i pizzoccheri cucinati con la mia mbf, le canzoni di Ligabue cantate “urlando contro il cielo”, le sigarette sulla sua tomba, i fiori il giorno del mio matrimonio, e le “chiacchierate” al cimitero.
La tua morte ci ha sconvolto Davide. La tua morte ci ha segnato per sempre. E per la prima volta oggi mi ritrovo a scrivere di te. In un periodo talmente difficile della mia vita. In un periodo altrettanto sconvolgente. Mi ricordo come fosse ieri quando durante il mio ricovero per l’asportazione del melanoma a giugno del 1998, tu e Stefano eravate venuti a trovarmi. Non potevamo certo immaginare cosa il destino aveva in serbo per noi.
E ora eccomi qui. A una svolta importante della mia vita. Un cancro in progressione, un quarto stadio che spaventa ma anche la trepidante attesa di iniziare la terapia.
E progetti. Bellissimi progetti.
Una maglietta fantastica, una piacevolissima sorpresa da un amico speciale.
Una serata da organizzare. E un libro da terminare.
Progetti da realizzare per fare qualcosa di buono. Perchè anche da situazioni difficili può nascere qualcosa di bello.
Aiutare chi ogni giorno aiuta me e tanti pazienti come me a combattere questo mostro di melanoma.
Perchè come diceva Madre Teresa: “Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”.
Stay tuned…
Sei una donna straordinaria!
hai una forza enorme e un’energia unica e sono i tuoi figli!!
non lasciarti andare e combatti come una leonessa perché ce la farai!!
ne sono certa!!
ho un amico con un tumore al cervello non operabile che ce la sta facendo, non molla un attimo e quella é un’arma speciale!!
hai la grande fortuna di non esser sola!!!
so che queste cose le sai ma credo che leggerlo ti faccia bene!!!
ti sono vicina e prego x te amica mia!
Tanti baci
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Sei “l’ uragano Mary” come cantava Eros…….sei fantastica! 😘😘😘😘❤❤❤❤
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Sei unica Marina! Sei veramente una forza della natura e mi fai sentire piccola piccola. Sei meravigliosa. Ti abbraccio ogni giorno ❤️
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