Una goccia nell’oceano 

Come diceva Madre Teresa “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”.


Ogni anno a settembre a Pedrengo si svolge la “Festa nel Parco”,  organizzata da AVIS e AIDO, per raccogliere fondi per la U.I.L.D.M. per la lotta alla distrofia muscolare.

Quest’anno il comitato festa nel parco di cui mio papà è non solo il presidente ma soprattutto un attivo volontario insieme a tante altre volenterose persone, ha fatto una donazione anche al Ce.R.Mel, Centro di Ricerca clinica e Transazionale per la cura del melanoma dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
La Festa nel Parco ormai è una tradizione che dura da quasi quarant’anni. Ricordo quando ancora si faceva proprio nel parco di Pedrengo, ricordo le patatine fritte e i pesciolini nel cono di carta, ricordo la ruota a premi, ricordo la pedana di legno dove si ballava. Più avanti negli anni quando la festa si è spostata nell’area feste ricordo i pranzi della domenica dove spesso ho fatto da volontaria per servire i tavoli e l’immancabile Asta dei fiori la domenica pomeriggio, i giochi per i bambini, gli spettacoli di ballo, la musica serale, la tombola e la lotteria.


Ricordo da sempre l’entusiasmo e la voglia di fare di tutti i volontari e di tutti i partecipanti. Spesso era l’ultimo weekend di settembre prima della ripresa delle scuole e ancora oggi è l’ultima festa dell’estate quella che segna con un po’ di malinconia la fine del periodo delle feste estive.
Questa donazione per me è per ovvi motivi, una grandissima emozione, una grande soddisfazione e una punta di orgoglio. Non dimentichiamo comunque che Ce.R.Mel è uno dei tanti lodevoli progetti avviati e sostenuti da A.O.B, Associazione Oncologica Bergamasca di cui avevo già parlato in un mio articolo (https://marydallaltraparte.com/2016/07/19/il-mio-articolo-per-a-o-b-onlus/


Il Ce.R.Mel permette a tanti pazienti come me di potersi curare, di poter star bene, di poter combattere questa brutta malattia.
E con una lacrima sul cuore non posso non pensare a chi, nonostante bellissimi gesti come questo, questa battaglia non l’ha vinta. In particolare a Beppe che proprio quest’anno ci ha lasciato a causa di un maledetto melanoma.
Per lui, per me e per tanti pazienti come me è giusto continuare a lottare, a combattere anche concretamente attraverso la ricerca attraverso la cura e la prevenzione perché non si perda mai la speranza, la voglia di vivere e la voglia di fare.


Perchè “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno” -Madre Teresa-

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